La Banca Dati Nazionale (BDN), meglio nota come Anagrafe Apistica è in vigore. Con l’approvazione del Manuale Operativo per la gestione dell’Anagrafe Apistica Nazionale (Decreto 11 agosto 2014 – Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe apistica nazionale, in attuazione dell’articolo 5 del decreto 4 dicembre 2009, recante “Disposizioni per l’anagrafe
apistica nazionale”) sono state definite le regole di funzionamento del nuovo sistema di denuncia del possesso e del trasferimento degli apiari.
Ovviamente, non sono mancate, e non mancano tutt’ora, diverse complicazione di gestione delle procedure on-line, in parte dovute ad un’impostazione normativa non condivisibile che le ha favorite (le complicazioni), in parte dovute alla organizzazione logistica non pronta a gestire dati così variegati e quantitativamente importanti e, infine, in parte per mancanza di linearità e trasparenza nelle gestione esecutiva da parte di chi ne ha la competenza. Ma questi sono argomenti che meritano tempi e spazi appositamente dedicati, in quanto complessi e articolati, e, dunque, non pertinenti al contenuto della presente comunicazione.
Questo articolo vuole più semplicemente ricordare che gli apicoltori, gli imprenditori apistici, gli apicoltori professionisti, tutti, devono attenersi alla nuove regole. Non tutti lo hanno fatto, non tutti lo stanno facendo.
Gli ultimi dati indicano la registrazione di poco più di 20.000 apicoltori, ossia meno di un terzo di quelli attesi. Per non parlare degli alveari, registrati in percentuali ancora più basse.
Questa situazione è deleteria per il settore tutto oltre che per gli apicoltori inadempienti. Innanzitutto perché configura un comparto in una dimensione decisamente inferiore alla realtà, con gravi conseguenze per quanto riguarda l’autorevolezza formale e sostanziale (basterebbe anche solo ricordare che l’UE per gli aiuti all’apicoltura – Reg.UE 1308/13 – determina gli stanziamenti a favore degli Stati membri in base al numero degli alveari dichiarati). Ma, ovviamente, il problema si pone anche per i singoli apicoltori che, in caso di controlli, risulterebbero inadempienti e, quindi, soggetti a contestazioni formali.
E’ notizia di questi giorni che il Corpo Forestale dello Stato, ad esempio in Molise, ha avviato delle verifiche in campo, sulla regolarità delle registrazioni in BDN degli apicoltori.
Non è più possibile temporeggiare. E’ giunto il momento di regolarizzare le posizioni. Tutti gli apicoltori sono invitati, dunque, a provvedere alla registrazione iniziale in BDN ed alle successive attività di aggiornamento.
Considerando che il legislatore, per agevolare gli apicoltori nell’espletamento di questi adempimenti, ha dato facoltà agli stessi di delegare gli organismi associativi (che, in tal modo, vengono anche responsabilizzati nella gestione della BDN), le Associazioni aderenti al Gruppo VolAPE (per il Molise l’APAM – Associazione Produttori Apistici Molisani e per la Campania l’AIACeNa -Associazione Interprovinciale Apicoltori Casertani e Napoletani) hanno istituito un apposito servizio dedicato alla BDN.
Rivolgendosi a Luigi Laorenza (tel.389 9628844) per le provincie di Caserta e Napoli, a Stefano (333 8486375) per la provincia di Campobasso o a Monia (0865 927211) per la provincia di Isernia, è possibile regolarizzare la propria posizione, continuando a svolgere con maggiore serenità la propria attività, senza dover distogliere tempo ed attenzione in attività amministrative che necessitano, tra l’altro, di specifiche competenza informatiche.