L’emergenza Covid-19 sta bloccando l’Italia.
Ma la natura fa il suo corso. Anzi, quest’anno, con netto anticipo rispetto alle attese. Le piante fioriscono, le api si sviluppano, e certamente noi non possiamo aspettare. Dunque, rimbocchiamoci le maniche ed andiamo in apiario.
Purtroppo non possiamo farlo insieme. Ecco allora alcuni consigli “soggettivi” sulle procedure da seguire. Con un’indicazione su tutte.
Non abbiate fretta
In apicoltura i bilanci si chiudono a settembre/ottobre. Mai a marzo/aprile. Ci attende una lunga maratona. Partire troppo in anticipo e/o troppo veloci, spesso, provoca crisi di mezza stagione.
Accompagnamo le api nella loro attività.
Non ne stravolgiamo le abitudini naturali.
M’arraccumann!
Pro memoria
Premessa: è buona norma registrare le risultanze della visita
Condizioni ambientali ideali:
- assenza di vento
- temperatura di lavoro: superiore i 14°C
Osservazioni:
All’apertura del coprifavo
Valutazione della coesione di famiglia
Valutazione del numero di favi presidiati da api
Ispezione interna
Verifica scorte disponibili e valutazione della consistenza
Verifica covata e valutazione del suo sviluppo
Verifica della sanità clinica di api adulte e covata
Verifica dell’attività di raccolta di nettare e di polline
Tecniche da adottare
Bilanciare numero di api presenti e favi contenuti nel nido
Somministrare candito (se ritenuto necessario)
Somministrare sciroppo (se ritenuto necessario)
Avviare sviluppo mediante inserimento nuovi telaini